Abbiamo smesso di scrivere su queste pagine poco prima dell’ inizio della primavera del 2018. Quasi due anni fa. Troppe cose a cui dare seguito, il lavoro spesso superiore alle nostre forze, ci hanno fatto mettere da parte la “penna” per concentrarci sulle piante, sui vasi, su tutto quello che cresceva e richiedeva attenzioni e cure.
Ci riproviamo. Tentiamo di ritrovare il filo del racconto, ora che un pò di cose si sono consolidate e hanno preso il loro corso. Cercheremo di utilizzare di più queste pagine per stare in contatto.
Per riempire il vuoto del tempo trascorso, li raccontiamo con un pò di fotografie il 2018 e il 2019.
marzo 2018
Ci siamo già abituati e ormai segna il nostro calendario personale: il grande pruno all’ ingresso del vivaio fiorisce a inizio primavera ed è uno spettacolo imperdibile. Ecco, la primavera arrivava e noi, con l’ aiuto di Bakary eravamo riusciti per un pelo a concludere la costruzioni degli ombrai del nuovo vivaio. Pronti, via.
maggio 2018
a rivedere ora i primi angoli di giardino con le piantine messe a dimora nell’ autunno precedente sembra di guardare un bambino che muove i primi passi: incerto ma caparbio, entusiasta della novità ma ancora stentato. Incoraggiavano le prime fioriture di bulbose: qualche tulipano, Allium aflatunense e un bel pò di Narcissus poeticus.
maggio 2018
giugno 2018
poco meno di un mese e cominciavano a mostrarsi cose preziose: fiorivano le prime Sanguisorbe ‘Rock&Roll’.
luglio 2018
con l’ arrivo dell’ estate prendeva forma una delle novità principali: l’ orto dei fiori iniziava a fornire i primi mazzi. Dalie, zinnie, cosmee… arrivare all’ orto al mattino presto per raccogliere i fiori da portare al mercato serale era una gran soddisfazione.
agosto 2018
Certi angoli esplodevano. Questa aiuola riempita di annuali dai colori caldi in poche settimane si era riempita di fiori: girasoli, ricino, Tagete tenuifolia profumato di mandarino, zinnie ed Emilia javanica sono proprio generosi!
settembre 2018
Anche alcuni angoli di perenni davano le prime soddisfazioni: gli Aster ‘Marie Ballard’ il Panicum ‘Dallas Blues’ e l’ Echinacea purpurea di questo angolino si dimostravano sufficientemente fotogenici. Merito anche della Sesleria heufleriana che creava lo sfondo adatto con il fogliame glauco, senza fare la primadonna.
ottobre 2018
Con l’ arrivo dell’ autunno certi angoli avevano volumi che non avevamo previsto e sperato. Sembrava che un giardino prendesse forma.
novembre 2018
Le prime brinate ci facevano entrare nel primo inverno del giardino, tutto era ancora un pò incerto ma ormai in piedi sulle proprie gambe. Si concludeva il primo anno e già stavamo a fare valutazioni con occhio critico. I vuoti da riempire. Le piante da spostare. In questa aiuola i Panicum amarum son stati tutti tolti nella primavera successiva. Il migliore lo abbiamo diviso ed ora lo proponiamo in vivaio: lo abbiamo chiamato Panicum amarum ‘Nancy’.
A presto per raccontare il 2019.